domenica 12 aprile 2009

12 aprile 2009 - 1 solo post oggi - iniziativa blogger per la pace




Quello che è accaduto in questi giorni lascia tanta tristezza in tutti noi, oggi è Pasqua e il primo pensiero va a chi è provato dalla sofferenza con l'augurio che la speranza e la voglia di rinascita siano sempre presenti... nei cuori di tutti.

Ma oggi è anche il 12 aprile, giorno di "1 solo post nel tuo blog" dedicato alla pace, e così ho pensato di postare questa poesia:

  1. Perché credo che il diritto alla vita sia il diritto fondamentale di tutti gli
    esseri viventi (e fra questi gli esseri umani)
  2. Perché credo nella bontà naturale dell'essere umano, la cui vita si deve
    sviluppare con amore e solidarietà, e non con egoismo e competizione
    esasperata.
  3. Perché non odio nessuno e non credo nelle campagne contro nessuno.
  4. Perché credo che i popoli hanno diritto a decidere liberamente del loro
    futuro.
  5. Perché la violenza dà la vittoria al più forte, che indipendentemente dalla
    sua forza, può avere o non avere ragione.
  6. Perché le guerre sprecano le risorse umane ed economiche delle quali
    abbiamo bisogno per combattere contro la povertà, l'emancipazione,
    l'analfabetismo e le malattie.
  7. Perché le guerre le decidono gli uni che le indicono ma sono gli altri,
    che debbono andare a rimetterci la propria vita.
  8. Perché le guerre nascondono sempre interessi economici di coloro che già
    sono potenti e oppressori.
  9. Perché le guerre le vincono gli stati e sempre le perdono gli individui.
  10. Perché i veri eroi dell'umanità (come Gesù, Budda, LaoTse, San Francesco,
    Ramakrishna, Gandi, M. Luther King, Madre Teresa di Calcutta ecc.)
    ci indicano il cammino della non violenza per rivendicare e difendere i diritti umani e avviare un'autentica pace.
"Perché sono un pacifista"
Eulogio Diàz de Corral

venerdì 10 aprile 2009

domenica 8 marzo 2009



Donna

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite,
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!!!

Madre Teresa di Calcutta

Per celebrare questa ricorrenza faccio un augurio a tutte le donne per le conquiste sociali, economiche, politiche, per tutte quelle battaglie che ancora oggi, in alcuni paesi del mondo, stanno combattendo.
Questa giornata dovrebbe servire per smuovere un po’ le coscienze ricordando i drammi che tutti i giorni le donne subiscono anche tra le mura domestiche, per gli stupri che ormai, purtroppo, sono notizie di tutti i giorni, drammi che violentano l’anima e che difficilmente si dimenticano.
Dignità e rispetto per le persone sono fondamentali affinchè questa società cambi nel miglior modo possibile e per dare un segnale VERO di parità tra uomo e donna.

venerdì 27 febbraio 2009

un pò di musica...

Lo sai


Lo sai

Lo sai è un'emozione che ti vive dentro
saperti temporale e sole in me
e ti vivo per intero come sei
e ti vedo luminosa più che mai
e ti vivo per intero più che mai
il tuo sguardo verso me verso me
In questa città grande
dove occhi non ce n'è
si muovono le ombre
di chi ascolta e sa
nuove realtà
forti e dentro te dentro me
ma io resterò
non andrò via mai

Mai mai
sai che il tempo
non potrà mai mai mai
darci il tempo
però tu vai se vuoi
tra i tuoi sogni vai
parla di noi noi noi
resti solo tu
solo tu

se vi va ascoltatelo..

venerdì 20 febbraio 2009




Un uomo camminava per un sentiero di campagna, quando sul margine di esso, tra l'erba, scorse qualcosa, forse un sasso, dalla forma strana:
"E' un serpente", pensò.
Il serpente si srotolò, scattò e lo morse a morte.
Un altro pellegrino camminava per quel sentiero, anche lui scorse il sasso dalla forma strana:
"E' un uccello", pensò.
In un frullo d'ali, l'uccello volò via.

Un automobilista restò con una gomma a terra su una strada buia e solitaria. Scese dall'auto, ma si accorse di non avere in macchina il crick. Stava per lasciarsi prendere dalla disperazione, quando vide un lumicino in lontananza: era una casa colonica.
Si avviò a piedi in quella direzione, e intanto cominciò a rimuginare: "E se nessuno venisse ad aprire?", "E se non avessero un crick ?", "E se quel tizio non me lo volesse prestare anche se ce l'ha?".
A ogni angosciosa domanda la sua agitazione cresceva, e quando finalmente raggiunse la casa colonica, e il contadino gli aprì, era talmente fuori di sè che gli sferrò un pugno gridando: "Tieniti pure il tuo schifoso crick!".
Ti piaccia o no, sono i tuoi pensieri a tracciare la rotta del viaggio che si chiama vita. Se hai in mente la depressione e il fallimento, è lì che ti troverai. Se pensi di essere goffo e sgradevole, così ti comporterai. Dì ad un ragazzo che è stupido, lo diventerà

Bruno Ferrero dal libro "L'importante è la rosa"

Ho trovato questo racconto girovagando su internet mi è piaciuto e l'ho postato.
A volte la mente ha davvero il potere di condizionare la vita, io sono convinta di si e voi?

domenica 8 febbraio 2009

LO STECCATO

C’ era una volta un ragazzino con un brutto carattere. Suo padre gli diede un sacchetto di chiodi e gli disse di piantarne uno nello steccato del giardino ogni volta che avesse perso la pazienza e litigato con qualcuno. Il primo giorno il ragazzo piantò 37 chiodi nello steccato.
In seguito il numero di chiodi piantati nello steccato diminuì gradualmente. Aveva scoperto che era più facile controllarsi che piantare quei chiodi. Finalmente arrivò il giorno in cui il ragazzo riuscì a controllarsi completamente. Lo raccontò al padre e questi gli propose di togliere un chiodo dallo steccato per ogni giorno in cui non avesse perso la pazienza. I giorni passarono e finalmente il ragazzo fu in grado di dire al padre che aveva tolto tutti i chiodi dallo steccato.
Il padre prese suo figlio per la mano e lo portò davanti allo steccato. Gli disse: "Ti sei comportato bene, figlio mio, ma guarda quanti buchi ci sono nello steccato. Lo steccato non sarà più quello di prima. Quando litighi con qualcuno e gli dici qualcosa di brutto, gli lasci una ferita come queste. Puoi piantare un coltello in un uomo e poi estrarlo. Non avrà importanza quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà ancora lì. Una ferita verbale fa male quanto una fisica."
(Anonimo)


Presi dall’istinto a volte non ci rendiamo conto delle parole che usiamo e del male che possono causare..

domenica 25 gennaio 2009


C’era una volta un uomo che desiderava comprendere la bellezza della luna e la morbidezza dei suoi raggi e la causa di tutto ciò. Così, andò fuori a guardare il cielo. Fra lui e la luna vi era un grazioso albero dai rami delicati e dalle tenere foglie. Dimenticando la luna egli incominciò ad esaminare i rami delicati e le tenere foglie e si perdette nel pensiero di tale delicatezza. Quando di nuovo volse lo sguardo in alto, la luna era tramontata.
(Jiddu Krishnamurti)

Quante volte non riusciamo a vedere ciò che di bello abbiamo vicino....

mercoledì 7 gennaio 2009

"Quante strade deve percorrere un uomo prima
che si possa chiamarlo “un uomo”?

Quanti mari deve valicare una bianca colomba prima
di dormire sulla sabbia ?

E per quanto tempo ancora dovranno volare le bombe
prima di essere bandite per sempre?

Quanti anni può resistere una montagna prima di
immergersi nel mare?

Quanti anni può resistere certa gente prima di
essere lasciata libera?

La risposta, amico mio, si disperde nel vento.

Quante volte un uomo può voltarsi dall’altra parte
fingendo di non vedere?

Quante volte un uomo deve alzare gli occhi prima
di vedere il cielo?

Di quante orecchie ha bisogno un uomo per poter
sentire qualcuno che piange?

E quanti morti gli occorrono per sapere che è già
morta troppa gente?

La risposta, amico mio, si disperde nel vento."
(Bob Dylan)

Ci sono bambini colpevoli solo di essere nati in luoghi dove gli adulti giocano a fare la guerra.




Voci di pace tra Israele e Cisgiordania
"Ricordate che siamo esseri umani"

da "la Repubblica" del 08.01.2009.