mercoledì 23 maggio 2007

il paradosso della nostra epoca



Il paradosso della nostra epoca storica è che abbiamo edifici più alti ma temperamenti più corti, strade più larghe ma punti di vista più ristretti. Spendiamo di più, ma abbiamo di meno; compriamo di più, ma gustiamo di meno. Abbiamo case più grandi ma famiglie piccole, più comodità, ma meno tempo; abbiamo più lauree e poco buon senso. Abbiamo più conoscenze, ma meno criterio; più specialisti, ma ancora più problemi, più medicine, ma meno benessere. Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo troppo incautamente, ridiamo troppo poco, guidiamo in maniera spericolata, ci arrabbiamo troppo, rimaniamo alzati fino a tardi, ci svegliamo troppostanchi, leggiamo troppo poco, guardiamo troppo la TV e preghiamo raramente. Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori. Parliamo troppo, amiamo troppo poco, e odiamo troppo spesso. Abbiamo imparato a condurre un'esistenza, non una vita, abbiamo aggiunto anni alla vita, non vita agli anni. Abbiamo raggiunto la luna e ne siamo tornati, ma abbiamo problemi ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino.
Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non quello interiore. Abbiamo fatto cose più eclatanti, ma non cose migliori. Abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo conquistato l'atomo, ma non il nostro pregiudizio. Scriviamo di più, ma impariamo di meno. Progettiamo di più, ma completiamo di meno. Abbiamo imparato ad affrettarci, ma non ad aspettare. Costruiamo più computer per contenere più informazioni e produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno. Questi sono i tempi dei fast food e della digestione lenta; grandi uomini con deboli caratteri; profitti esorbitanti e relazioni poco profonde. Questi sono i giorni in cui nelle case entrano due stipendi, ma aumentano i divorzi. (...)

(...) Ricordati di passare un po' di tempo con i tuoi cari, perché non ci saranno per sempre. Ricordati di dare un caloroso abbraccio a chi ti sta accanto, perché è l'unico tesoro che puoi dare con il tuo cuore e non costa un centesimo. Ricordati di dire "Ti Amo" al tuo partner e ai tuoi cari, ma soprattutto sentilo. Un bacio e un abbraccio sanano una ferita se provengono dal profondo del cuore. Ricordati di stringere le mani e conservare nell'anima ogni istante, perché un giorno quella persona non sarà lì ancora. Dai tempo all'Amore, dai tempo al parlare, dai tempo al condividere i preziosi pensieri che nutri nella tua mente.

Dr. Moorehead

2 commenti:

Sergio Montis ha detto...

Abbiamo creduto di cambiare le nostre vite, si le abbiamo cambiate, ma se questi sono i dividendi, abbiamo fallito!!!!

Si è perso ogni valore, ogni sano principio, la nostra identita', il futuro non è certo tra i piu' rosei ed ora si parla di porvi rimedio, ma come?

La soluzione, credo si debba cercarla dentro ognuno di noi, scavando in fondo alla nostra anima, e chissa' che un giorno potremo riprenderci tutto cio' che ci appartiene.


Ti ringrazio tanto per essere passata da me, sappi che sei sempre la benvenuta.

Ti auguro una felice serata .

Alberto ha detto...

Sono parzialmente d'accordo, anche se la tentazione di dire "una volta era meglio" c'è sempre.

In realtà, mi sembra che i nostri siano tempi meno superficiali di quanto appaia perché è in atto un cambiamento, un rimescolamento (il famoso villaggio globale - ndr) che in fondo sa di apertura verso l'altro.

Certo è complicato, quindi le meschinità egoistiche sono da mettere in preventivo, ma tutto sommato la situazione dell'Europa attuale è meno conflittuale e di quella di un secolo fa; anche se probabilmente più corrotta. :-/

Un abbraccio globale :-)